Visioni Giovani e Nuove

Non mi vergogno ad ammettere che MoleArt è il mio giocattolino preferito. Perché attraverso le mie due rubriche fisse riesco a conoscere nuovi autori, crescendo e imparando tantissimo. Trascorro molte ore della mia giornata girovagando per Instagram o per Tiktok alla ricerca di fotografi che mi colpiscano con il loro talento. È eccitante e divertente curiosare tra i vari profili e capisco subito quando trovo quello giusto, è il momento della vittoria. Altre volte sono i fotografi stessi che mi contattano, e in questo caso è per me doppiamente esaltante, perché capisco che con le mie interviste sono riuscito a suscitare curiosità e voglia di mettersi in discussione da parte dei lettori.

Se volete partecipare alle mie rubriche, mandate una mail a marco.donatiello@moleart.it con una breve presentazione e un link dove vedere i vostri lavori.

Buona luce a tutti!




Critica vs. Polemica

Da sempre la fotografia, come tutte le altre forme d’arte, è soggetta a due forme di dialogo pubblico: la critica e la polemica. Con l’avvento dei canali social la platea si è ampiata notevolmente e sebbene entrambe queste pratiche coinvolgano l’analisi e la discussione, esistono differenze significative tra loro in termini di intento, metodo e impatto.

La critica fotografica è (o almeno dovrebbe essere) un’analisi approfondita e ponderata. Si concentra sull’interpretazione e sulla valutazione dell’opera in termini di tecnica, composizione, uso del colore e della luce, e il modo in cui questi elementi contribuiscono al significato generale dell’opera. La critica è guidata da un desiderio di comprendere e apprezzare l’arte, e di comunicare questa comprensione ad un pubblico più ampio. È un processo costruttivo che mira a migliorare sia l’arte che l’artista, fornendo feedback e suggerimenti per il miglioramento.

La polemica, d’altra parte, è spesso guidata da un desiderio di confronto e di provocazione. Mentre la critica cerca di costruire, la polemica può cercare di demolire. Le polemiche possono nascere da disaccordi su questioni di stile, contenuto, etica o politica nell’arte fotografica. Ad esempio, una polemica può scoppiare quando una fotografia è vista come offensiva o inappropriata, o quando le tecniche o le pratiche di un fotografo sono messe in discussione. Le polemiche possono essere utili per stimolare il dibattito e per sfidare le norme stabilite, ma possono anche creare divisioni e ostacolare il dialogo costruttivo.

In conclusione, sia la critica che la polemica giocano un ruolo importante nel mondo della fotografia. Entrambe possono stimolare il dibattito, sfidare le convenzioni e promuovere la crescita artistica. Tuttavia, è importante riconoscere le differenze tra queste due pratiche. Mentre nessuna menzione particolare deve essere prestata all’insulto (spesso personale) che è purtroppo sempre più dilagante nei social.




NFT: affare o bolla?

Vi ricordate il nostro articolo sugli NFT? no? male, recuperatelo subito scaricando il numero 2 del giugno 2021 della nostra rivista. Ai più pigri ricordiamo che gli NFT è l’acronimo per “Non Fungible Token” dei beni esclusivi di tipo visual firmati dall’autore. Sono una copia unica di una foto o di un video, firmata digitalmente dall’autore. Quindi, se state pensando di poter comprare i diritti dell’opera originale per poter ricavare qualche milione di euro di diritti d’autore, siete fuori strada!
Abbiamo analizzato il femomeno NFT per tutto il 2022 e quello che abbiamo scoperto è curioso.
Le ricerche di NFT attraverso il motore di ricerca Google nel periodo luglio-settembre sono dimituite, questo a dimostrare un calo di interesse per l’argomento.
Nello specifico nei settori di nostro interesse come l’Arte, il numero di collezionisti che hanno acquistato o venduto un’opera d’arte si è dimezzato e il volume di transazioni è diminuito del 38% (Dati quifinanza)
Siamo quindi già verso a fine degli NFT? Impossibile dirlo, visto che inflazione e recessione hanno pesantemente inciso anche in questo settore che però sembra ancora fiorente viste le vendite nel reparto gaming.




L’andamento delle vendite delle fotocamere

Dopo gli anni 2020 – 2021 dove l’impatto del covid aveva quasi costretto i produttori di fotocamere di fatto a interrompere la produzione per limitare le perdite, il 2022 ha registrato un andamento finalmente positivo, seppur influenzato dall’incremento del costo delle materie prime a causa delle guerre e tensioni politiche internazionali.

I dati per genere di fotocamere certificano la pressochè morte cerebrale delle fotocamere compatte, soppiantate quasi del tutto dagli smartphones

Da segnalare invece come le mirrorless stiano surclassando le reflex

In conclusione possiamo dire che il corredo base di un fotoamatore è composto da un buon smartphones e da una mirrorless. Vedremo cosa ci riserverà il futuro




E’ di Greta Thunberg il tweet dell’anno 2022

Il 2022 si conclude con uno dei tweet più letti di sempre.
Il ricercato Andrew Tate nel tentativo di burlarsi dell’attivista Greta Thunberg le scrive “Per favore, fornisci il tuo indirizzo e-mail in modo che io possa inviare un elenco completo della mia collezione di auto e le rispettive enormi emissioni”
Lei prontamente gli risponde “Sì, per favore illuminami. mandami un’e-mail a smalldickenergy@getalife.com.”
Che equivale a dirgli “fatti una vita, sfigato”
Lui non contento replica poche ore dopo con tweet ancora più aggressivo, pubblicando un video che che lo ritrae mentre riceve una pizza e di lì a breve viene arrestato dalla polizia 😀
Greta chiude quindi la vicenda su Twitter scrivendogli: «questo è quello che succede quando non ricicli il tuo cartone della pizza».




Lightroom vs Lightroom Classic

Oramai da qualche anno il famosissimo software di casa Adobe oramai strumento insostituibile per la gestione del proprio archivio fotografico è disponibile in due diverse versioni : Lightroom Classic e Lightroom.

Lightroom Classic è la versione “storica”del software , la cui prima versione risale al 2002. E’ una versione desktop , che deve quindi essere installato sul proprio PC, Mac o portatile. Tutto il lavoro che viene fatto sulle fotografie, che possono risiedere su hard disk interni o esterni, viene memorizzato nel file del catalogo che contiene tutte le informazioni su di esse.

Lightroom (o Lightroom CC nelle sue prime versioni) è pensato per l’utilizzo in mobilità, tutte le fotografie e le lavorazioni che vengono effettuate vengono salvate sul cloud Adobe.

Anche se con il passare del tempo le potenzialità della versione cloud si sono espanse  , la versione desktop mantiene maggiori potenzialità nelle operazioni di sviluppo più complesse e nell’interazione con Photoshop.

E’ possibile sottoscrivere piani con solo Lightroom, o con Lightroom Classic e Photoshop in aggiunta.

Ora non resta che individuare il piano ideale per te sul sito :https://www.adobe.com/it/creativecloud/photography/compare-plans.html




Il gesto di Emiliano Martinez

Non paghi delle polemiche sulla “tunica” indossata da Messi, i mondiali in Qatar si ricorderanno anche per il brutto e diseducativo gesto di Emiliano Martinez che durante la premiazione come miglior portiere del mondiale prende il trofeo e lo utilizza per schernire in modo arrogante gli sconfitti.
Un’ iconica fotografia che ha fatto il giro del mondo e che ha cancellato velocemente le prodezze calcistiche di questo estroso portiere. Il web purtroppo non dimentica.




Smalldickenergy. L’errata traduzione Italiana

Il tweet di risposta al misogino Andrew Tate ha aperto in questi giorni un lungo dibattito sui quotidiani e Tg nazionali sul presunto bullismo di Greta.
Uno degli articoli che più focalizza l’attenzione su questo aspetto è quello de Il Fatto Quotidiano” che riporta
“Si, illuminami. Scrivi a smalldickenergy@getalife.com”. Ora, a casa nostra “small dick” significa “pene piccolo” quindi, letteralmente, la sua risposta è “energiadelpenepiccolo@fattiunavita.com“. Quindi Greta l’ha buttata sul registro dell’avanspettacolo e sulla presunta virilità dello strafottente Tate. Scelta curiosa, divertente, e nello specifico spesso estremamente realistica, anche se un filo risentita. Vediamo se Tate, abituato a provocare anche in maniera violenta l’universo mondo, risponderà di nuovo. Sperando senza foto allegate.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/29/greta-thunberg-asfalta-andrew-tate-ce-lhai-piccolo-fatti-una-vita/6920014/

Purtroppo però tutta questa polemica è alimentata da una scarsa conoscenza della lingua Inglese e dei sui particolari idiomi che, se non si conoscono, fanno fare figuracce e per evitarle sarebbe bastato un veloce ricontrollo dell’espressione “smalldickenergy” tramite Wikipedia o Urban Dictionary che avrebbe fatto capire loro che non è un offesa sessista o bullismo, ma una semplice espressione gergale che indica uno sfigato o scansafatiche.




Il Bisht di Messi

Il Bisht nella cultura araba è un indumento simbolo di prestigio, onore e statura. Viene indossato in occasioni speciali e da figure religiose di alto livello, leader politici o religiosi.

L’onore che ha avuto Messi di indossarlo durante la premiazione dei recenti mondiali di calcio soprattuto se consideriamo che il capo gli è stato offerto da Tamim bin Hamad Al Thani (Emiro del Qatar) è un raro privilegio, una sorta di incoronazione per ciò che Messi ha realizzato.

Quindi tutto bene direte voi, eh purtroppo no! La fotografia di Messi col Bisht nero che alza la Coppa in mezzo a una marea di connazionali con le maglie albicelesti ha creato imbarazzi e polemiche.

Molti si chiedono se sia stato un gesto di rispetto o di dominazione. Il quotidiano britannico The Telegraph l’ha definito “L’atto bizzarro che ha rovinato il più grande momento nella storia della Coppa del Mondo” e il nostro Panorama ha incalzato scrivendo di una “tunica che macchia la storia”. Entrambe però ci sembrano affermazioni eccessive e a nostro avviso è stato solo un valido espediente per ricordare dove si è svolta la Coppa del Mondo e uno stratagemma per diffondere la cultura del Qatar nel mondo.




TikTok messo al bando dal Governo Americano

TikTok è un social network, sviluppato in Cina, che si rivolge principalmente ai teenager e che consente di creare e condividere brevi video, della durata compresa tra 15 e 60 secondi, personalizzabili con un’ampia scelta di effetti e brani musicali.
Gli Stati Uniti però hanno un’idea differente su questo social e pensano che TikTok sia un cavallo di Troia usato dalla Cina per spiarli.
Sembra questa infatti la motivazione alla base del ban americano al social network cinese avvenuto in questi giorni tramite l’approvazione della legge “No TikTok on Government Devices Act”.
TikTok è quindi ufficialmente accusato di essere un pericolo per la sicurezza Nazionale Statunitense in quanto la Cina sarebbe in grado di controllare direttamente la visualizzazione dei contenuti mostrati dall’App e potenzialmente potrebbe influenzare i fruitori.
Il divieto è per ora efficace solo sui dispositivi governativi, quindi l’utente americano ad oggi può continuare a vedere balletti senza alcun problema, ma sul domani ad oggi non possiamo pronunciarci.