Lotta senza quartiere al rumore digitale

image_print

Il rumore digitale è , sin dagli esordi della fotografia digitale, uno dei principali nemici di noi fotoamatori; nel corso degli anni la tenuta agli alti ISO delle fotocamere ha fatto passi da gigante, e oggi abbiamo fotocamere che permettono di scattare a 25.600 iso con risultati strabilianti. Ma al contempo è cresciuto anche il nostro senso critico verso il rumore digitale. Oggi noi vogliamo immagini pulite anche quando scattiamo di notte. Per questo laddove l’hardware non arriva ci prova il software.

Nel corso degli ultimi anni c’è stata una proliferazione di software standalone o plugin dedicati al trattamento del rumore digitale e , recentemente l’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) ha permesso di ottenere via via risultati migliori. Oggi il fotoamatore evoluto che utilizzi i prodotti Adobe ha a disposizione la funzione “Riduzione disturbo” nel modulo sviluppo di Lightroom (oppure in Camera Raw plugin di Photoshop)che permette di ottenere risultati esaltanti creando un file .dng separato dall’originale. Tra i software di terze parti sono certamente da citare DXO Pure Raw oppure Topaz Denose AI che funziona come plugin oppure come software stand alone . Chi ama la suite Nik Software potrà utilizzare Denoise. Quindi un ampio ventaglio di soluzione per tutti i gusti e portafogli.